Operato alla colecisti a Cassino, 50enne rischia la setticemia
9 Aprile 2016Cassino – Sarebbe dovuto essere un normalissimo intervento alla colecisti, ma l’esperienza di un 50enne di Cassino nel reparto di chirurgia del nosocomio cittadino è stata tutt’altro che positiva. Il 50enne si è sottoposto all’intervento giovedì 31 marzo, ultimato il quale, gli sarebbe stato detto che era perfettamente riuscito e che di lì a qualche giorno avrebbe cominciato a muoversi. Ma dopo alcuni giorni, invece, sono cominciati dolori lancinanti. Altro che dimissioni celeri, la situazione per l’uomo peggiorava di giorni in giorno e nonostante ciò i medici sostenevano che si sarebbe risolto tutto celermente. Per ben sette giorni, è rimasto a contorcersi nel letto del Santa Scolastica fino a quando non è stato trasferito all’Umberto I di Roma dove i medici hanno riscontrato che nel precedente intervento, oltre a tagliare il dotto colecistico, era stato inciso, per errore, un altro dotto e la bile, parte si è riversata nella sacca e in parte ha inondato la cavità addominale provocando quei dolori lancinanti. A Roma, quindi, hanno proceduto a un nuovo intervento per riparare al danno, ma non sarà sufficiente; ne dovrà sostenere altri. In tutto questo non ci si stupisce dell’errore che comunque può sempre capitare, ma sorprende la fase post operatoria. Possibile che non si sia provveduto a trasferire il degente prima dei sette giorni nonostante il dolore e il rischio di setticemia? Intendiamoci, scrivere di un caso di presunta malasanità , non è piacevole. Sappiamo il clamore che generano articoli su questi argomenti e l’ondata di insulti anche nei confronti di chi non li merita. Non è ciò che vogliamo. La nostra speranza è focalizzare il problema nella speranza che venga risolto.
Er. Amedei