Pay to drive, patenti vendute per un giro di affari milionario
11 Aprile 2016Frosinone – Venti persone sono state arrestate per associazione a delinquere, corruzione e falso in atto pubblico. L’operazione è stata condotta dalla questura di Frosinone e ha riguardato funzionari della motorizzazione civile e autoscuole intermediarie. Con bustarelle fino a 4mila euro si superavano facilmente gli esami per la patente o le revisioni dei veicoli.
Il capo della procura di Frosinone Giuseppe De Falco, nella conferenza stampa a cui ha partecipato insieme al questore Filippo Santarelli, al sostituto Di Cicco, al capo della Mobile Bianchi e al vicequestore Rapetti, ha detto: “Se partecipo a questa conferenza stampa è perche ritengo che questa indagine da uno spaccato importante sulla situazione della corruzione sul territorio, con funzionari pubblici e privati si metteono d’accordo per conseguire profitti illeciti e ci sono modalità tali da far ritenere che la loro attività funziinasse da tempo”.
L’altro aspetto sottolineato da De falco è stata la facilità con cui venivano date patenti di guida a coloro che non davano alcuna garanzia di saper guidare correttamente un’auto o un camion creando così potenzili pericoli pubblici“.
Il sostituto procuratore Di cicco ha detto “Sconvolge la consuetudine con cui venivano raccolte e elargite le bustarelle La sfrontatezza degli indagati nel continuare nonostante potessero immaginare che vi fossero indagini corso fa evidenziare che il conseguente guadagno era tale da giustificarne il rischio.: 220 mila euro in 4 sedute di esame, una al mese, ed è una stima per difetto. Spesso i candidati neanche si presentavano all’esame perchè sostituiti da un candidato fittizio che forniva risposte agli altri candidati. Oppure avevano accesso al sistema informatico che attraverso numero di patenti falsi accedendo ai buchi di archivio, che venivano attribuito a coloro che neanche sosteneva esame, Sistema molto semplice o molto fluido 20 o 30 canditati promossi per prova di esameâ€.