Pallavolo Maschile: Il CUS Cassino si impone 3 a 2 contro BPC Roma, nonostante …gli arbitri
16 Aprile 2016 0 Di Felice PensabeneROMA – Ventunesima giornata del campionato regionale di Serie D maschile Girone B di pallavolo, mancano 6 gare al termine e in quel di Roma si affrontano il Roma 8 Team e il CUS Cassino BPC, formazioni che occupano entrambe posizioni elevate in classifica, con i romani attualmente già in lizza per partecipare alla post season e con i cassinati che invece provano a giocare tutte le carte a loro disposizione per provare a centrare l’obiettivo playoff. Gli universitari guidati da Giovanni Torraca in panchina sono in formazione tipo, mentrPe i romani recuperano il loro opposto titolare, vero punto di forza della squadra, assente da oltre due mesi per infortunio. Pronti, via e i romani iniziano immediatamente a fare la voce grossa nel primo parziale di gioco, forti del fattore campo e del numeroso tifo a favore. Roma 8 Team spiega le vele e trova un bel break già nelle fasi iniziali della frazione, guadagnando un vantaggio di 6/7 punti. Gli ospiti hanno il merito di non mollare, rimanendo sempre nella scia dei locali e avvicinandosi pericolosamente agli avversari in diverse occasioni. Poco prima del traguardo però Izzo e compagni commettono un paio di errori gratuiti e permettono ai capitolini di allungare nuovamente, cosa che determina la chiusura del game sul 25-20 e porta il team di Roma 8 in vantaggio per 1-0 nel conto set. Durante il cambio campo i cassinati hanno modo di chiedere al direttore di gara di essere meno tollerante nei confronti del regista avversario, dotato di un palleggio ai limiti del regolamentare, non di rado falloso e decisamente più adatto al beach volley che alla pallavolo indoor, non ricevendo però alcuna considerazione da parte del fischietto stesso. Si cambia campo e si parte con il secondo set della gara. I romani stavolta sono in netta difficoltà e gli universitari comandano le operazioni con autorevolezza, rimanendo costantemente in vantaggio di 7/8 lunghezze per tutto il parziale, nonostante per lo stile di alzata del regista avversario non venga fatto nulla, mentre all’alzatore cassinate viene fischiato un fallo di doppia per un tocco decisamente meno evidente rispetto a falli del collega romano. I cussini hanno il merito di restare calmi e continuare a giocare con il loro ritmo, mandano in tilt la formazione romana e avvicinandosi a grandi passi alla conquista del parziale. Nelle battute finali i locali riescono a rosicchiare qualche lunghezza di vantaggio ai loro avversari, ma Forte e compagni amministrano a dovere e chiudono il game 25-21, pareggiando il conto dei set vinti. Durante il cambio di campo i cassinati provano a spiegare di nuovo le proprie ragioni al direttore di gara relativamente alle alzate del palleggiatore avversario, ma l’arbitro continua a fare orecchie da mercante e ignora palesemente le richieste degli ospiti. Traendo indubbio vantaggio da questa condotta del fischietto, nella terza frazione di gioco Roma Otto Team torna in campo spensierata e continua a giocare in scioltezza, mentre per i cussini vengono serviti solo bocconi amari, perché spesso i loro avversari riescono a uscire da situazioni complicate o piazzare dei break nel punteggio proprio grazie ai lasciapassare autorizzati dall’arbitro. Fatto sta che, un po’ per la maggiore precisione dei romani, un po’ per il nervosismo che inizia a circolare tra le fila universitarie, nel terzo set è la formazione di casa a toccare per prima quota 25 e portarsi sul 2-1 nel conto set, con i cassinati che devono fermarsi a quota 19. I cussini scelgono la via della sopportazione, e tornano in campo per il quarto set motivati e nuovamente pronti a fare i conti con le alzate poco ortodosse dei locali e con l’atteggiamento più che tollerante da parte del direttore di gara. Puntualmente, anche le alzate che poco hanno a che vedere con la pallavolo indoor vengono giudicate buone dall’arbitro, e permettono ai romani di rimanere costantemente agganciati alla partita. Per aggiungere il danno alla beffa inoltre, agli universitari iniziano a essere comminate una serie di sanzioni disciplinari quantomeno affrettate e che, a conti fatti, danno una grossa mano ai capitolini nella parte iniziale della frazione. Quando i cassinati sono infatti in vantaggio per 5-2 nel parziale, con palla in mano e con un buon giro della formazione, che in quel momento stava mettendo in ardua difficoltà i locali, il fischietto del match sventola un cartellino giallo ai danni di coach Giovanni Torraca per proteste, interrompendo di fatto la striscia positiva cussina e facendo partire la rimonta romana. Solo pochi scambi più tardi, quando i cassinati sono ancora in vantaggio per 7-6, ad essere sanzionato dal direttore di gara è lo schiacciatore Claudio Zona, reo di aver usato un linguaggio troppo colorito nei confronti del fischietto, per cui giusto il provvedimento dell’arbitro, che però ha innervosito la gara e i giocatori in campo a causa della estrema tolleranza nei confronti di un fondamentale mal eseguito e costantemente reiterato da parte del regista capitolino. Dopo la parità regalata dal provvedimento arbitrale, i locali si mostrano più spavaldi e provano a mettere sotto i loro avversari. Oltretutto, il direttore di gara avalla anche delle richieste di formazione da parte dei romani volte puramente a perdere tempo e togliere concentrazione e ritmo ai cassinati, comportamenti che in altre gare e con altri direttori di gara è costato richiami e cartellini sia agli universitari che ai loro avversari di turno. Izzo e compagni invece fanno vedere di che pasta sono fatti, mantengono la calma e si riportano nuovamente in vantaggio, resistendo contro tutti gli attacchi avversari e alle controverse decisioni arbitrali fino a conquistare un sudatissimo 25-23 che porta i due team sul 2-2 nel conto dei set vinti e prolunga la partita al tie break, parziale decisivo per l’assegnazione della vittoria e di un prezioso punto in più in ottica playoff. L’inizio del decisivo quinto set è quanto mai pieno di contestazioni e polemiche da parte dei cassinati sia nei confronti dell’arbitro che nei confronti del segnapunti. In avvio di frazione i due team sono appaiati, ma sul punteggio di 2-1 in favore dei cassinati il fischietto della gara richiama il capitano cussino Alessandro Pittiglio e gli preannuncia che, in caso di proteste da parte di qualsiasi persona a referto che non sia il capitano stesso, avrebbe continuato a mostrare cartellini alla formazione ospite. Il capitano cassinate riferisce ma nello scambio immediatamente seguente si rivolge all’arbitro per far notare un fallo, in modo totalmente lecito ed educato, ma viene comunque punito con un cartellino rosso, che automaticamente assegna un punto e il cambio palla ai romani. Lo stupore colpisce sia la metà campo cassinate che quella capitolina, in quanto il provvedimento colpisce in modo oltremodo pesante il giocatore cussino e sembra, agli occhi di tutti, davvero senza motivo. Due scambi più tardi, con i romani entrati in serie positiva, l’alzatore cassinate Di Mambro viene sanzionato con un fallo di doppia che sicuramente poteva essere fischiato, ma che evidenzia una netta disparità di giudizio rispetto a quanto permesso al regista di casa. Nello scambio successivo, con i cassinati già nervosi e tesi, la segnapunti dell’incontro interrompe l’azione imputando ai cassinati un errore nella formazione. Allenatore e ragazzi cussini, increduli, protestano vivacemente con il direttore di gara, che, costretto a controllare l’operato della segnapunti, verifica che l’errore è stato commesso dalla ragazza stessa, tra l’altro risultata alla fine della gara non tesserata come segnapunti e quindi irregolare nel ruolo svolto, e da ragione al team cussino, anche se l’azione punto dei cassinati è ormai stata interrotta, insieme alla scia positiva che i cussini avevano appena iniziato. La veemenza e la voglia di vittoria degli universitari va però oltre ogni ostacolo, e così i ragazzi di Torraca ribaltano il risultato e vanno al cambio campo in vantaggio per 8-7. Da questo punto in poi la partita è un crescendo di emozioni, con gli ospiti che non sbagliano un pallone e i loro avversari capitolini che provano in tutti i modi a recuperare la testa dell’incontro. Si arriva così sul 14-13 in favore dei cassinati, ma il servizio è dei romani, che tentano di pareggiare i conti in extremis per poi cercare il colpo di coda. I cassinati invece ricevono alla perfezione la battuta capitolina, Di Mambro serve una palla d’oro a Forte, il quale non deve far altro che dar sfogo a tutta la sua cattiveria agonistica e realizzare il punto decisivo, che vale il 15-13 e assegna la vittoria per 3-2 al team cassinate, capace di non mollare mai la presa, rimanere sempre concentrato e frantumare ogni tipo di ostacolo trovato sulla loro strada verso il successo. Due punti importantissimi a fine gara per i cassinati, che accorciano così di un punto la distanza proprio nei confronti dei ragazzi del Roma Otto Team, al momento ultima squadra qualificata per i playoff. A metà settimana, quando viene pubblicato il comunicato con i provvedimenti disciplinari, una bruttissima sorpresa attende i cassinati: oltre alla giornata di squalifica comminata a Zona per somma di cartellini, arriva come una doccia ghiacciata la squalifica anche di capitan Alessandro Pittiglio, secondo quanto riporta il comunicato reo di non aver stretto la mano al direttore di gara a fine partita. I cassinati chiedono subito spiegazioni al ragazzo, che, nell’euforia del momento, dopo una vittoria conquistata in modo così sofferto, non ricorda di aver salutato o meno il fischietto, ma in ogni caso sicuramente non si trattava di un gesto fatto intenzionalmente. In casi simili altri direttori di gara hanno preferito chiarire direttamente sul campo tali atteggiamenti con i ragazzi coinvolti piuttosto che attuare tali condotte da sceriffo ed esasperare ulteriormente gli animi. Gli universitari chiedono alla società romana il video dell’incontro, ma per tutta risposta si sentono dire che la registrazione si interrompe proprio nel momento del saluto. Lo staff del CUS Cassino BPC interpella allora i preposti organi federali, ma la risposta sconcerta i cassinati: anche se ci fosse un video provante il contrario di quanto riportato dal direttore di gara, esso non avrebbe validità in quanto non accettato come prova dal Comitato Regionale Lazio, modalità che lascia le società in mano alla sola parola e alla penna degli arbitri, con poche, pochissime possibilità di far valere i propri diritti e le proprie opinioni. Il provvedimento giunge inoltre in un momento topico della stagione, le ultime e decisive gare di campionato, grazie alle quali si decideranno i team qualificati alla post season e che andranno a giocarsi la possibilità di una promozione in Serie C per la prossima stagione. Nella bagarre delle tante squadre in cerca di un posto per i playoff ci sono ovviamente anche i due team di Roma Otto e CUS Cassino BPC, dirette rivali per l’ultimo posto utile. I romani affronteranno i ragazzi di Olimpia Formia, in un periodo di grazia ultimamente, mentre i cassinati andranno a giocarsi le possibilità di allungare la stagione contro la vice capolista Ninfa Latina in casa, ma a questo punto avranno a disposizione gli elementi contati, viste le forzate assenze di due delle migliori bocche da fuoco cussine. Il CUS Cassino BPC è però intenzionato a dare battaglia dal primo all’ultimo punto, e venderanno carissima la pelle per provare a giocarsi fino alla fine le proprie chances promozione.