Senato, immigrazione e futuro del premier, le tre domande mai fatte al Promoter Renzi
17 Settembre 2016di Max Latempa
Dall’Italia – Il Promoter Matteo Renzi, tra una visita e l’ altra alle multinazionali, partecipa anche alle conferenze stampa in cui i giornalisti gli fanno sempre le stesse domande. E le risposte sono praticamente sempre le stesse: evasive o confacenti a realtà parallele che nulla hanno a che fare con la situazione reale in cui versa il Paese.
Avendocelo di fronte, sono almeno tre (solo tre per non rubare tempo prezioso a chi dovrebbe guidare il Paese con l’ obbligo di raggiungere gli obiettivi stabiliti) le domande che gli andrebbero fatte.
LA PRIMA – Quando ha partorito l’ idea della riforma del Senato era nelle sue piene facoltà di intendere e di volere? Perché nessun maggiorenne con cognizione di causa prospetterebbe un Senato composto da sindaci e presidenti di regione senza comprendere che questi svolgono già un ruolo che li dovrebbe assorbire completamente. Dire ad un Sindaco che per alcuni giorni a settimana dovrà partecipare a Roma alle sedute del Senato implica solo due ipotesi: o i sindaci (ed i presidenti delle regioni) non fanno un cavolo dalla mattina alla sera e quindi possono dedicarsi ad altro o queste istituzioni andranno rapidamente in malora senza poter di fatto funzionare.
LA SECONDA – Si è mai posto un limite oltre il quale non è più possibile accogliere immigrati oppure si continuerà ad andare ad oltranza? Perché tutte le belle parole sull’accoglienza e sul ruolo dell’ Italia in prima linea lasciano il tempo che trovano. La realtà è che tra Africa, Asia, Sud America ed Europa dell’ Est ci sono chiaramente almeno un miliardo di persone povere che, avendone la possibilità , verrebbero subito da noi. Ammesso che un decimo di questi ci riesca, stiamo parlando di cento milioni di persone che si riverseranno da noi nei prossimi anni. L’ Italia fa 60 milioni di abitanti. Dato che il resto dell’ Europa non ne vuole sapere della ricollocazione e che gli immigrati nella Ue sono già quantificati in circa 30 milioni, anche un bambino che sa fare solo addizioni e sottrazioni capisce che siamo di meno. Pensare che chissà per quali fini l’ Italia possa risolvere i problemi del mondo è criminale.  Allora signor Promoter, qual è questo numerino che costituirà il limite oltre il quale i barconi saranno rispediti indietro?
LA TERZA – Visto il suo prodigarsi nella promozione delle multinazionali, dalla Apple alla Fiat, passando per Amazon e Ferrero, Ferrari e Cisco (solo per citare i casi più eclatanti) e visto che alcune di queste aziende hanno ricevuto dal Governo vantaggi fiscali (gli accordi con Amazon e Apple) ed altri hanno portato la sede fiscale all’ estero (Fiat e Ferrari), ricevendone da Lei solo elogi, ci vuole dire per quale multinazionale andrà a lavorare quando avrà finito il suo mandato politico? Del resto, secondo una recente indagine, quasi tutti gli ex leaders europei oggi lavorano o collaborano con banche o multinazionali. Allora signor Promoter, cosa farà da grande?
All’esercito di giornalisti che ogni giorno vedono Renzi e che gli fanno sempre le solite domande, il compito di dimostrare di avere gli attributi per fare bene, almeno una volta, il loro mestiere.
di Max Latempa
Io gliene farei una quarta: visto che oramai sua moglie è diventata docente di ruolo con assegnazione vicino casa ed ora il prossimo obiettivo è quello di preservarle il posto di lavoro, la smetterà di smantellare la scuola pubblica? Anche se poco è rimasto da distruggere….
Io al premier vorrei fare ancora un’ altra domanda’ Quando chiudiamo con Bruxelles per riprenderci la ns sovranita’ nazionale e decidere cosi’ cosa è meglio per la ns. Italia senza dover obbedire incondizionatamente a quanto ci comanda di fare pena sanzioni. Chiedere inoltre al Premier di interessarsi dei tagli sulla Sanità . È inaccettabile e doloroso che si stia attuando la chiusura e l’accorpamento di alcuni ospedali senza minimamente pensare al forte disagio per i cittadini che si vedono costretti a raggiungere ospedali lontani centinaia di km per essere curati e, specialmente in zone della ns Italia che è prettamente montuosa. Quando il Premier dice che va tutto bene mi viene il dubbio che lui non vive in Italia ma in un paese immaginario!