Asl Frosinone, ripartono le attività ambulatoriali e di ricovero
5 Giugno 2020Da giorni non si registrano se non sporadici pochi nuovi casi positivi nella provincia di Frosinone, così come nel resto della Regione, grazie al lavoro che è stato effettuato di cura e controllo dei positivi, che sta continuando con l’instancabile ricerca e isolamento di nuovi tamponi positivi in soggetti asintomatici individuati attraverso i test sierologici, che cercano gli anticorpi sviluppati contro il virus: test gratuiti per le categorie che sono state più esposte al contagio (operatori sanitari e forze dell’ordine e per i donatori di sangue e volontari delle loro associazioni) e dietro pagamento di una tariffa di 15,23 euro per tutti i cittadini presso ognuno dei punti prelievo della ASL, con prescrizione medica su ricetta bianca.
Mentre si torna alla normalità con la fine del lockdown, anche gli Ospedali e i Presidi territoriali della ASL riprendono gradualmente il loro aspetto e funzione: l’Ospedale Spaziani di Frosinone rimane il riferimento per eventuali ulteriori casi COVID dovessero verificarsi in tutta la Provincia, ma questi rimarranno confinati al solo Reparto di Malattie Infettive per 14 posti letto presso l’edificio Q del nosocomio. L’edificio principale dello Spaziani, come tutti gli altri Ospedali della ASL (di Alatri, Sora e Cassino), sono liberi da COVID e potranno dedicarsi alla diagnosi e cura di tutte le altre malattie, anche di quelle meno gravi e non urgenti, il cui ricovero si è dovuto rimandare nelle scorse settimane a causa dell’epidemia.
In attesa di poter acquisire ulteriori unità anestesiologiche con le procedure concorsuali riavviate nel dopo COVID, è stata operata una ridistribuzione delle attività anestesiologiche “essenziali” per assicurare in tutti i Presidi Ospedalieri della ASL le emergenze e le urgenze differibili, e, grazie alle convenzioni stipulate con altre Aziende Sanitarie laziali e le prestazioni aggiuntive autorizzate, tutte le specialità in tutti i Presidi Ospedalieri, riprenderanno gradualmente le sedute operatorie elettive per recuperare ipazienti con le patologie non urgenti in attesa di intervento rimandato nei mesi del lockdown.
Lo stesso si sta verificando per le prestazioni ambulatoriali: nel periodo dell’emergenza sono state assicurate unicamente le prestazioni e le visite urgenti e con priorità “breve”; da questa settimana oltre a riprendere le attività anche non urgenti già prenotate su Recup dal 1 giugno, si sta provvedendo a richiamare e rifissare appuntamento, anche in orario serale, prefestivo e festivo alle persone che avevano visite prenotate nei due mesi scorsi durante i quali le attività ambulatoriali non urgenti sono state sospese. Per motivi di distanziamento i prelievi saranno prenotati al pari di tutte le altre prestazioni.
La ripresa delle attività avviene in ogni caso tenendo in massima cura e attenzione la prevenzione del Coronavirus, attraverso distanziamento tra le persone in attesa, evitando sovraffollamento nel Pronto Soccorso, con disinfezione e con utilizzo delle mascherine, oltre che effettuando una valutazione preliminare di ogni pazienti per accertarsi dell’assenza di infezione da Coronavirus e quindi di pericolo di contagio:
<< Dobbiamo convivere con la presenza del virus fino a che non sarà disponibile un vaccino efficace – dichiara la Dott.ssa Magrini, Direttore Sanitario e Generale ff della ASL – ma stiamo riuscendo a tenerlo sotto controllo per consentirci sempre più una vita “normale” e una assistenza sanitaria, di cura e anche di prevenzione di tutte le altre malattie (con la ripartenza avvenuta anche delle attività di screening) sempre meno condizionata e vincente rispetto all’aggressione che abbiamo subito da parte del virus nei mesi scorsi in tutto il mondo. E questo si ottiene con la collaborazione tra i sanitari e i cittadini, e con i corretti comportamenti di tutti, soprattutto non abbassando la guardia, perché stiamo vincendo l’epidemia, ma non dobbiamo dimenticarci che esiste ancora >>.