Saloua realizza il suo sogno; “finalmente sono cittadina italiana”
24 Luglio 2021Frosinone – “Ognuno di noi nel suo cassetto ha dei sogni che vorrebbe un giorno realizzare e io non sono di certo un eccezione”. Con queste parole Saloua Lahrache, 29enne di Frosinone, laureata in lingue e civiltà orientali, ha iniziato il suo racconto a “Il Punto a Mezzogiorno” sul significato del raggiungimento di un obiettivo che per alcuni è scontato, mentre per altri è “sudato”.
“Oggi, dopo lunghi anni di attesa ho finalmente avuto la possibilità di aprire il mio cassetto e rendere realtà uno dei miei sogni. Sembra eccessivo quel che scrivo ma è la verità. Essere cittadini di questa nazione è un sogno per molti ragazzi che come me sono arrivati in Italia in tenera età”.
Saloua, originaria del Marocco, è in Italia da 21 anni, il padre da 25 e il nonno da 50 anni. “Sentirsi riconosciuti cittadini italiani come ogni persona nata su questo territorio e avere i suoi stessi diritti e doveri, non è altro che un grande onore per chi crescendo ha fatto sue; gli usi, i costumi e le tradizioni di questa nazione”.
Italiana per i marocchini, marocchina per gli Italiani, lei si sente marocchina e italiana come tanti suo coetanei figli di migranti o immigrati di seconda generazione. “Dopo tante complicazioni, finalmente davanti ad un ufficiale di stato civile ho pronunciato il mio giuramento: ‘giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana e di rispettare lealmente le leggi dello stato’. Una frase dal senso davvero profondo che ho pronunciato con tanta emozione e soprattutto con grande sincerità”. Un giuramento che chi nasce in Italia non deve neanche pronunciare.
“Non è una semplice frase- dice Saloua – e solo chi ha lottato tanto per vivere questo momento ne riconosce il vero valore. Ora più che mai sento il dovere e soprattutto di voler restituire a questa terra, la mia madre terra adottiva, un po’ di quel che mi ha dato, senza le opportunità che mi ha offerto durante tutti questi anni e senza il calore con cui mi ha accolto ventuno anni fa, non sarei di certo quella che sono oggi. La concessione e il riconoscimento della cittadinanza italiana a chi non è nato sul territorio italiano, è purtroppo un percorso tutto in salita. Le procedure burocratiche richieste non sono semplice e non mancano di complicazioni mentre i tempi di attesa sembrano non finire mai. Per non parlare dei numerosi dibattiti politici che ogni tanto ci lasciano perplessi e con il fiato sospeso ma, non saranno mai ostacoli per chi sente di appartenere a questa nazione e vorrebbe essere identificato come un suo cittadino”.
Ermanno Amedei