Inchiesta rifiuti alla Regione: regalie in cambio di discariche. Depositate le motivazioni della sentenza di condanna per Tosini e Lozza

Inchiesta rifiuti alla Regione: regalie in cambio di discariche. Depositate le motivazioni della sentenza di condanna per Tosini e Lozza

14 Novembre 2024 0 Di Felice Pensabene

ROMA – Sono state depositate le motivazioni della sentenza di primo grado con cui l’ex funzionaria regionale Flaminia Tosini e l’imprenditore Valter Lozza sono stati condannati a 8 anni ciascuno di reclusione. Il meccanismo era sempre il solito e ben consolidato: “Discariche in cambio di viaggi e gioielli, Tosini gestiva la funzione pubblica ispirata alle logiche del profitto del Lozza”.

È bene ricordare che entrambi erano finiti agli arresti domiciliari il 16 marzo 2021 e che la vicenda era iniziata quando i carabinieri del Noe di Roma si sarebbero insospettiti per un eccessivo interessamento, da parte della ex dirigente della Regione Lazio, per una trattativa privata tra l’imprenditore titolare della Mad e la società Ngr proprietaria di una cava in località Monte Carnevale, tra i siti che avrebbero potuto accogliere la nuova discarica di rifiuti urbani della capitale e l’ampliamento della discarica di Roccasecca.

Secondo l’accusa, grazie a preziose regalie, gioielli, vacanze e benefit elargiti da Lozza a Tosini, l’imprenditore sarebbe stato agevolato nelle autorizzazioni per la realizzazione di nuove discariche, proprio come quelle di Monte Carnevale, o per ampliare quelle già autorizzate come a Roccasecca.

Le indagini, secondo l’accusa, avrebbero portato alla luce un meccanismo che avrebbe permesso all’imprenditore di ottenere autorizzazioni ad ampliare, o a progettare impianti di rifiuti, dietro l’elargizione di regali di lusso e vacanze. Lozza, secondo gli inquirenti e i carabinieri del comando tutela ambientale che hanno condotto le indagini, avrebbe ottenuto indebitamente da Tosini l’autorizzazione, a favore della sua società Ngr Srl, per la trasformazione della discarica dei rifiuti inerti di Monte Carnevale a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu di Roma Capitale. La cosiddetta Malagrotta 2, poiché limitrofa alla discarica di Valle Galeria chiusa da anni.

“Facciamo strategia”, il patto fra Lozza e la Tosini, nei sui confronti avrebbe avuto un atteggiamento di “protezione”. Per i magistrati di piazzale Clodio il rapporto tra i due era “caratterizzato da una profonda contaminazione fra aspetti intimi con quelli professionali del Lozza”. Un connubio nell’ambito del quale colpisce “la disinvoltura con la quale la Tosini gestiva la funzione pubblica, che veniva ispirata alle logiche del profitto del Lozza e volte a massimizzare i risultati per lui ottenibili attraverso la propria posizione”.

La Tosini, viene ribadito dal documento depositato dai Giudici, ha ricevuto da Lozza molti regali costosi: un bracciale Cartier del valore di 3900 euro, una borsa Prada del valore di 1950 euro, un altro bracciale modello “chiodo” del valore di 3150 euro e un portachiavi Cartier del valore di 430 euro. L’ex dirigente regionale all’ambiente Tosini e l’imprenditore Lozza sono finiti imputati per corruzione, concussione e turbativa d’asta nell’ambito di un’indagine nata sul finire del 2019 e coordinata dai procuratori aggiunti Paolo Ielo e Nunzia D’Elia sulla gestione dei rifiuti della cava di Monte Carnevale a Ponte Galeria. Per loro la procura aveva chiesto una condanna a quattro anni, due di meno, con proscioglimento da turbativa d’asta.

I giudici della seconda sezione collegiale, come si ricorderà, hanno inoltre ritenuto i legali rappresentanti delle società Ngr Srl e Mad Srl colpevoli dell’illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001, condannandoli al pagamento di una sanzione di oltre 30.900 euro.