Focolaio di tubercolosi bovina alle porte di Roma, dieci capi abbattuti a Formello

Focolaio di tubercolosi bovina alle porte di Roma, dieci capi abbattuti a Formello

13 Marzo 2025 0 Di redazione

Roma – Un focolaio di tubercolosi bovina allarma gli allevatori di Formello. La malattia si è presentata già in almeno tre aziende zootecniche ma il numero degli animali contagiati, abbattuti e distrutti, resta limitato.

In questi giorni, su disposizione della Asl Roma 4 sarebbero una decina i bovini abbattuti in almeno due delle tre aziende. In un caso sono stati 8 gli animali i cui corpi sono andati smaltiti.

L’infezione, è trasmissibile all’uomo, ma a rischio sono anche numerose specie di mammiferi domestici e selvatici tra le quali, oltre ai bovini, i bufali, suini, pecore, capre, cavalli, cani, gatti, conigli, cervi, caprioli, cinghiali, volpi e tassi. Il bovino è la specie maggiormente sensibile ed è considerato il principale serbatoio della malattia.

La zona maggiormente attenzionata dalla Asl è quella della valle del Sorbo, ed in particolare i terreni dove gli animali pascolano.

L’Autorità sanitaria, quindi, a fine febbraio ha notificato ai titolari delle aziende interessate, la revoca della qualifica di “Indenne-sospeso” attribuendo quella di “non indenne con ultimo controllo positivo”. Ha quindi disposto “l’abbattimento degli animali dichiarati infetti entro il termine di quindici giorni” e il blocco delle movimentazioni dei bovini salvo per l’invio al macello. Cosa che è avvenuta in questi giorni per una decina di capi.

Il timore, quindi, è che la malattia possa propagarsi fino ad assumere le dimensioni di epidemia anche se, al momento, l’eventualità appare remota ma, in quel caso, diventerebbe rischioso anche soltanto partecipare ad un picnic su uno di quei prati tanto cari ai romani che amano le gite fuoriporta.

“Il Servizio Veterinario della Asl Roma 4 sta monitorando costantemente la situazione con controlli mirati sugli allevamenti” dice ad “Agenzia Nova” Pierluigi Ugolini, Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 4. “Abbiamo anche attivato la Regione Lazio e l’Osservatorio di Epidemiologia per valutare eventuali ulteriori azioni utili”.

A Formello il sindaco Gian Filippo Santi si dice vigile ma tranquillo “Siamo stati informati dalla Asl di casi in tre aziende diverse del territorio – dice Santi -. L’ultima comunicazione risale al 3 marzo. Devo stare a quello che mi dice la Asl e al momento non c’è alcun tipo di allarme. Se ci fossero comunicazione diverse allora vedremo. Alla peggio eviteremo che i bovini escano al pascolo”.

Al momento si continua a sperare e monitorare la situazione oltre che a sottoporre gli animali ad esami e cicli di profilassi.

Ermanno Amedei