Tentata violenza sessuale, rapina e stalking all’ex, arrestato un 26enne

10 Febbraio 2011 0 Di redazione

Ieri i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Ortona hanno tratto in arresto a.d, 26enne di Ortona (CH), in esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa l’8 febbraio 2011 dal GIP del Tribunale di Chieti che, condividendo anche le risultanze investigative raccolte dai militari del suddetto reparto, lo riteneva responsabile di:
– atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata, consistenti in reiterate minacce, continue molestie e pedinamenti messi in atto con la pretesa di imporre con violenza la propria presenza, il tutto con l’intento di riallacciare un rapporto sentimentale oramai interrotto;
– violazione di domicilio, per essersi introdotto clandestinamente nell’abitazione della donna con l’intento di rimanere da solo in casa con l’inquilina;
– tentata violenza sessuale, per aver cercato con la forza, una volta entrato presso la sua abitazione, di compiere atti sessuali nonostante la viva resistenza della donna che comunque riusciva a divincolarsi e a fuggire dall’appartamento;
– rapina e lesioni personali aggravate, in quanto, dopo averla percossa e cercato di abusare di lei, le asportava la borsetta che, oltre a vari effetti personali, conteneva anche denaro contante.
L’arrestato, quindi, veniva accompagnato presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

I carabinieri rivolgono nei confronti delle problematiche connesse con i fenomeni violenti nei confronti delle donne la massima attenzione anche a seguito delle indicazioni emerse nel corso dei lavori dedicati da parte del Comitato Provinciale per l’Ordine la Sicurezza Pubblica di Chieti. Così come nel caso in esame, che grazie al pronto intervento dei militari dell’Arma si è avuto modo di evitare che la situazione potesse trascendere.

Il “ciclo della violenza” conduce al progressivo isolamento della donna maltrattata che pensa di vivere una anomala situazione di disagio, di cui si sente addirittura responsabile.
Nella circostanza, si sente il dovere di fornire utili suggerimenti che potrebbero aiutare una donna che potrebbe trovarsi in analoghe spiacevoli situazioni:
– non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un partner violento e non lasciarti influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce;
– non provare sensi di colpa per i figli, ricordati che è meglio vivere in una famiglia monoparentale, con un genitore equilibrato, piuttosto che con una coppia di genitori in conflitto;
– se sei ferita e hai dei lividi vai al Pronto Soccorso di un ospedale e dichiara la verità. Pretendi un certificato medico veritiero, anche se potrebbero farti presente della possibilità dell’avvio di un procedimento penale nei confronti di tuo marito;
– chiama un numero di pronto intervento appena possibile o rivolgiti alla Stazione Carabinieri competente per territorio;
– rivolgiti ad un centro di orientamento sui diritti della donna, che può darti consulenze legali, bancarie e psicologiche gratuite.