Allarme ambientale per il Rio Pioppeto
22 Maggio 2009Schiuma, acqua marrone, detriti semisolidi in sospensione, fauna stanziale morta o in grave pericolo.
E’ questo lo stato del Rio Pioppeto a Cassinoi come questa mattina è stato osservato da Francesco Albergamo, un attivista della locale sezione di Cassino di Italia Nostra, nonchè molto esperto in ecosistemi fluviali in quanto prossimo alla laurea in Scienze Ambientali e appassionato conoscitore dei corsi d’acqua del cassinate. “Questa situazione – dichiara Angelo Spallino, presidente di Italia Nostra Cassino – è di per se già gravissima, ma diventa allarmante in quanto il Rio Pioppeto è affluente di destra del fiume Gari, nel quale, poco più a valle, prelevata per uso irriguo il Consorzio di Bonifica Valle del Liri. Per tale motivo ho chiesto alla Polizia Provinciale, che già è intervenuta nei giorni scorsi, di intensificare gli sforzi per capire chi inquina, da dove viene l’inquinamento e di denunciare i responsabili. Francesco Albergamo ha affermato: “Drammatico è stato il constatare che appena un mese fa il Rio Pioppeto era ricco di crostacei, trote giovani e rane. La schiuma è inquitante ma il fenomeno delle rane morte lo sono di più in quanto è il segno evidente degli effetti letali degli inquinanti sull’anfibio che ha una particolare respirazione attraverso la cute”. Del resto anche i controlli della polizia provinciale sembra abbiano evidenziato la notevole differenza tra le ricchezza dell’ecosistema fluviale prima e la sua povertà subito dopo un punto ben preciso: c’è un nesso di causalità con il difettoso funzionamento?
Le rane sono uno degli indicatori biologici di salubrità dell’acqua e la loro morte è il segno allarmante della potenziale pericolosità degli inquinanti. “Possiamo stare tranquilli anche per la salute umana visto l’uso irriguo dell’acqua? – si chiede Spallino – E’ questa la domanda che Italia Nostra rivolge agli enti preposti”.