150 anni dell’Unità d’Italia, cerimonia a Cervaro, il sindaco ha ricordato i valori della festa del 2 giugno
6 Giugno 2011In occasione della festa del 2 giugno e per la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia il sindaco di Cervaro Ennio Marrocco ha tenuto una cerimonia alla presenza di autorità civili, militari, religiose, associazioni combattentistiche, associazione carabinieri in congedo, associazione finanzieri in congedo, associazioni culturali, pro-loco, gruppo scout, istituzione scolastica, e inoltre di amministratori, consiglieri ed assessori, e di padre Linus. Nel suo intervento il sindaco Ennio Marrocco ha ripercorso “un secolo e mezzo di storia, di passione e di sacrificio, scritta, da centinaia di migliaia di uomini e donne che hanno dedicato la propria esistenza al bene comune dei cittadini e del nostro paese.†Marrocco ha poi aggiunto “in un mondo che cambia, e cambia rapidamente, e cambia a volte in maniera del tutto inaspettata rispetto alle migliori previsioni, il valore della flessibilità acquista carattere dominante, flessibilità , ossia capacità di una istituzione di aggiornarsi, di rendere davvero fruibile il servizio prodotto, di intercettare e dare risposta alle reali, attuali complesse esigenze del cittadino.†Il sindaco nel ricordare che quest’anno l’ltalia compie 150 anni ha aggiunto ancora â€facciamo si che il nostro paese sopravviva nei suoi valori fondamentali, nelle sue tradizioni, nella sua cultura, alle erosioni del tempo, a quelle molto più pericolose dell’interesse. Fate vostra la nostra storia e continuate a scriverla ricordando queste parole; non è la memoria del passato a renderci saggi, ma la responsabilità del futuro. Allora celebrare l’anniversario del 2 giugno, vuol dire essere consapevoli che la Costituzione e i suoi valori di democrazia non sono beni che dobbiamo dare per scontati: il senso di appartenenza allo stato non deve mai venire meno, e gli italiani devono saper difendere le proprie istituzioni contro le derive qualunquiste e antidemocratiche. Oggi in Italia si respira “un evidente disagio moraleâ€. per questo “è necessario fermarsi in tempo, fare chiarezza in modo sollecito e pacato, e nelle sedi appropriate, dando ascolto alla voce del paese che chiede di essere accompagnato con lungimiranza ed efficacia senza avventurismi, a cominciare dal fronte dell’etica della vita, della famiglia, della solidarietà e del lavoroâ€. Marrocco ha poi concluso auspicando che “il nostro paese superi, in modo rapido e definitivo, la convulsa fase che vede miscelarsi in modo sempre più minaccioso la debolezza etica con la fibrillazione politica e istituzionaleâ€.