Via De Nicola, materiale e rifiuti derivanti da demolizioni depositati da mesi sul marciapiede
26 Novembre 2011Che a Cassino i marciapiedi fossero ad uso e consumo di tutti, tranne che dei loro legittimi utenti, i pedoni, è cosa risaputa e, purtroppo, nota da molto tempo. Che si dovesse assistere all’occupazione degli stessi da parte di tavoli, tavolini, sedie, divani e poltrone, messi in bella mostra da bar, tavole calde, rosticcerie in modo da limitare e, in alcuni casi, da impedire il passaggio dei pedoni, anziani, disabili con la sedia a rotelle, mamme con passeggini e carrozzine è indice di inciviltà , ma soprattutto di mancanza di regole e di controlli. Che poi, i marciapiedi dovessero diventare anche deposito di materiali edili, di rifiuti derivanti da demolizioni è davvero troppo. Da mesi, infatti, i marciapiedi di via De Nicola, nella parte adiacente l’ingresso posteriore del Tribunale, sono occupati da materiale edile e da sacchi contenenti scarti di demolizioni. In altri termini una vera e propria discarica e deposito di inerti non si sa da quali lavori provenienti. Ancor più grave è il fatto che nessuno provvede a far rimuovere quei materiali che occupano abusivamente il marciapiede, peraltro ristrutturato meno di un anno fa. Da questa nuova amministrazione comunale ci si aspettava non solo il rispetto delle regole, ma anche che si ponesse fine a questa anomalia dell’occupazione indiscriminata dei marciapiedi. Sarebbe ora che gli assessorati competenti, commercio e polizia municipale, cominciassro a dettare una volta per tutte delle regole sull’uso del suolo pubblico non solo da parte degli esercizi commerciali, ma anche da chi li usa come deposito di rifiuti e di materiale edile, e che al tempo stesso facessero rispettare quelle già esistenti. Al momento, però, non sembra che la tendenza dell’amministrazione Petrarcone sia diversa, in materia, da quelle che l’hanno preceduta. E’ora che il ‘il vento cominci a cambiare’ davvero!
F. Pensabene
Caro Felice, alla fine son tutti uguali, purtroppo quando arrivi a sederti su quelle poltrone non capisci più niente, se fai una scorsa ad anni addietro ti accorgeresti (come me) che parliamo sempre delle stesse cose senza che queste vengano risolte, ti farei un elenco delle cose cosiddette irrisolte ma, penso che non basti la pagina del giornale.
Mi riprometto di tornare sull’argomento (tanti) e continuare ad aspettare e sperare che qualcuno si prenda in carico ciò…