Il Comitato ‘Nessuno tocchi il Tribunale’ invia i documenti e le oltre 6000 firme contro “l’insensata chiusura di una Istituzione di significativa dimensione e importanza”
30 Maggio 2012Il Comitato “ Nessuno tocchi il Tribunale “ ha inviato a mezzo corriere ieri alle massime cariche dello Stato una lettera  accompagnata dai grafici elaborati sulla base delle statistiche del Ministero della Giustizia, da copia delle interrogazioni parlamentari presentate dall’on. Formisano e dal sen. Tofani e delle delibere di istituzioni locali, e da copia delle 6199 firme raccolte nei primi giorni della mobilitazione. Il plico è stato consegnato oggi ai destinatari.
La lettera, inviata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro della Giustizia, al Ministro per i Rapporti con il Parlamento ed al Commissario Straordinario alla Spending Review,  richiama la attenzione sui dati oggettivi che rendono la paventata soppressione del Tribunale di Cassino un “ insensato sacrificio di una istituzione di significativa dimensione ed importanza “ a livello nazionale.
Il Comitato sottolinea ai destinatari che i dati evidenziati provano incontestabilmente che la sua azione non risponde minimamente ad istanze campanilistiche, e stigmatizza come assolutamente contraria ai criteri di razionale ed efficiente organizzazione della pubblica amministrazione, anche sotto il profilo dei costi,  la eventuale scelta della soppressione di un Tribunale che è mediamente 80° fra tutti i 165 tribunali d’Italia e 10° sui 57 tribunali suscettibili di soppressione, e ciò a fronte della conservazione invece di numerosi tribunali di gran lunga meno rilevanti    solo perché insediati in capoluoghi provincia, come previsto dalla contestata legge delega n. 148/2011.
Il Comitato richiama anche le particolari prerogative possedute del  Tribunale di Cassino per essere stato istituito con l’Unità dell’Italia, essere sede di Corte di Assise, costituire tuttora istituzione giudiziaria di frontiera,  essere riferimento di un importante tessuto economico e sociale caratterizzato dalla presenza dell’Università del Basso Lazio con la sua Facoltà di Giurisprudenza, del carcere circondariale e dello stabilimento Fiat con il suo rilevante indotto.
La lettera inviata dal Comitato al Capo dello Stato ed ai Ministri si conclude con il fermo richiamo a voler “adeguatamente considerare non solo il danno grave ed irreparabile che la soppressione del Tribunale di Cassino determinerebbe per il territorio, ma anche il durissimo colpo che una tale decisione – incoerente con una seria riorganizzazione delle istituzioni giudiziarie anche sotto il profilo della razionalizzazione della spesa, ingiusta e per quanto sopra evidenziato contraria anche al comune buon senso – infliggerebbe alla credibilità stessa dei decidenti in questa fase molto delicata della vita della nazione contrassegnata da crisi di crescente gravità  del rapporto fra i cittadini e quanti ne rappresentano le istituzioni  “.
Il Comitato nei prossimi giorni consegnerà copia della lettera  al Presidente del Tribunale di Cassino, al Procuratore della Repubblica, agli onorevoli Formisano, Tofani, Abbruzzese e D’Aguanno, al Sindaco della città , al’Abate di Montecassino ed al Presidente del locale Consiglio dell’Ordine degli avvocati.