Il mare limpido di Sperlonga, ora c’è la conferma di Arpa Lazio
11 Luglio 2012Dal Responsabile della comunicazione del comune di Sperlonga, Simone Di Biasio, riceviamo e pubblichiamo.
Arriva la conferma dell’Agenzia Regionale Protezione ambientale del Lazio: “l’acqua di Sperlonga è pulita, incontaminataâ€. Il problema di questi giorni, come anticipato dal Comune di Sperlonga, è dovuto a “frammenti vegetali provenienti da acque dolci, da macroalghe e da altro materiale vegetale anche in stato di decomposizione accentuato dal surriscaldamento superficiale delle acqueâ€. Niente paura, dunque, nessun rischio per la salute. «Chiediamo scusa ai bagnanti che in questo periodo ci hanno segnalato il problema – dichiara Francesco Faiola, vicesindaco di Sperlonga con Delega al Turismo – ma avevamo già annunciato di essere pronti a risolvere il fenomeno, come effettivamente stiamo facendo da giorni. I risultati di Arpa Lazio non fanno altro che ribadire quanto da noi anticipato: le temperature torride di questi giorni hanno portato in evidenza quella mucillagine dal colore marrone. La giornalista di ‘Repubblica’ che si era scagliata contro le nostre Quattro Vele e la nostra Bandiera Blu dovrebbe quantomeno chiedere scusa o rettificare: capiamo l’allarmismo di chi viene sulle nostre spiagge, ma il problema ora lo stiamo risolvendo».
La sezione provinciale di Latina dell’Arpa Lazio – Servizio Risorse idriche e Naturali, Suolo, Rifiuti e Bonifiche ha diramato in queste ultime ore i risultati dei suoi controlli “in relazione alle numerose segnalazioni pervenute a questa agenzia, riguardanti la presenza in mare di rifiuti di vario genere, schiume, chiazze giallo/marroni e aggregati di aspetto oleosoâ€. “Le acque della fascia costiera della Provincia di Latina – scrive la dott.ssa Roberta Corona di Arpa Lazio – vengono monitorate mensilmente ai sensi della normativa vigente D.lgs. 116/08, e gli esiti analitici dei campionamenti vengono pubblicati sul sito web di Arpalazio nell’area Acqua – acque di balneazione – controlli mare. L’ultimo campionamento del litorale del Comune di Sperlonga è stato effettuato in data 03/07/2012 e gli esiti analitici delle acque campionate rispettano ampiamente i limiti previsti dal D.lgs 116/08, non rappresentando alcun rischio dal punto di vista sanitario per l’utenza. A seguito di segnalazioni – precisa Arpa Lazio – sono stati effettuati diversi campionamenti dell’acqua e del materiale aggregato da sottoporre ad analisi microbiologiche, chimiche e microscopiche, alcune delle quali ancora in corso; dai primi esiti si è riscontrato che i materiali aggregari sono costituiti principalmente di frammenti vegetali provenienti da acque dolci, da macroalghe e da altro materiale vegetale anche in stato di decomposizione accentuato dal surriscaldamento superficiale delle acque. Su questa matrice composita, di origine naturale, dall’aspetto mucillaginoso e dalla colorazione, generalmente, marrone, vengono intrappolati anche rifiuti solidi (pezzi di plastica, fili di reti, etc.) che rendono l’aspetto degli aggregati assimilabile ad uno scarico. Le analisi microbiologiche ad oggi disponibili non hanno mai evidenziato il superamento dei limiti previsti dalla normativa vigente D.lgs 116/08â€.
“Tali eventi – conclude la sua relazione la dott.ssa Corona – possono presumibilmente essere causati da apporti di acqua dolce che a seconda delle correnti raggiungono le aree frequentate dai bagnanti, ma che solitamente non rappresentano un rischio sanitario, come si può evincere dai dati analitici pubblicati, relativi alle acque di balneazione. La diversa composizione, densità e temperatura delle acque dolci, crea evidentemente, a seconda dell’andamento delle correnti superficiali, una aggregazione del materiale in sospensione. A questo fenomeno di carattere generale si è associata nelle ultime due settimane una situazione meteo-climatica eccezionale che ha determinato il surriscaldamento dell’acqua di mare, che unitamente allo scarso ricambio dovuto alle condizioni di mare calmo contribuisce ulteriormente alla proliferazione algale determinando la produzione di mucillagini, schiume ed eventi di intorbidamento delle acque.