Gli animalisti di Aidaa invitano la velina Giulia in carcere ad accudire la cavalla Nina per… espiare le colpe
8 Ottobre 2012Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo
L’associazione italiana difesa animali ed ambiente vuole la velina Giulia Calcaterra “in carcere” non certo come detenuta, ma come volontaria ad accudire la cavalla cieca Nina che si trova ospite dell’associazione Salto Oltre il Muro di Claudio Villa che opera con i suoi cavalli in diversi progetti di riabilitazione dei detenuti all’interno del carcere di Bollate. Questo è il senso dell’sms inviato dal presidente di AIDAA Lorenzo Croce a Giulia Calcaterra con la quale la invita ad un incontro per discutrere di questa opportunità . Nina è una cavalla che ha avuto un passato atletico importante,poi purtroppo a causa della pervenuta cecità ha rischiato di essere soppressa o di finire in un paddok a proseguire la propria vita nel buio totale. Venuta a conoscenza della situazione Nina è stata presa in carico da Catia Brozzi responsabile nazionale AIDAA del settore equini e direttore della scuderia UNICORNO di Corciano in provincia di Perugia. Qui Nina ha incontrato un altro benefattore, Lorenzo Cappellini Mion che si è preso cura di lei salvandola dall’oblio e pagando di tasca delle costosissime cure per permettere a Nina di vivere una vita “meno buia”. Terminata la fase di cure Nina nei giorni scorsi è arrivata nella sua nuova casa dentro la scuderia che si trova nel carcere di Bollate gestita dall’associazione salto oltre il muro di Claudio Villa dove Nina vivrà felice il resto dei suoi giorni. La proposta di AIDAA alla velina Giulia Calcaterra che nei giorni scorsi è stata al centro delle polemiche per le diverse versioni fornite sulla morte del suo cane Rottwailler, vicenda che scatenato le ire degli animalisti e che ha portato il presidente di AIDAA a presentare alla procura di Novara una denuncia per conoscere come sono andati davvero i fatti e per verificare se vi siano delle responsabilità nella morte del cane visto le diverse versioni fornite. Ora AIDAA dopo aver chiesto alla Velina di fare un po di volontariato in un canile torna all’attacco con una nuova proposta. “Vada in carcere a Bollate ad accudire Nina – ci dice Lorenzo Croce- credo che la vicinanza di quella cavalla, in quella situazione potrebbe essere molto interessante sia per superare le polemiche dovute alle dichiarazioni dei giorni scorsi, sia anche per un forte esperienza personale di vita di una ragazza che a venti anni oltre ai lustrini ed alle telecamere potrebbe vivere un esperienza estremamente importante a contatto con un cavallo e con delle persone che dal di dentro di un carcere sono in cerca di una vera redenzione. Attendo risposta”.
nn basta………fuori dal mondo dello spettacolo, nn merita di esserci.
E che senso ha? Se e’ innocente chiuso. Se invece pensano che sia colpevole di qualcosa, che la condannino e la multino come dovuto, ammesso che esistano leggi valide.Questa e’ proprio l’Italia dei rammendi. Strappa e rammenda, strappa e rammenda, ormai funziona tutto cosi’, che serietà ……