Velardo (Msi-FT): “Le primarie del PdL solo l’ultima farsa di un partito agonizzante”
29 Novembre 2012Primarie si, primarie no, primarie forse sono l’ultima farsa di un PDL agonizzante che senza la linfa vitale fornitagli da Berlusconi, è inevitabilmente destinato al trapasso a miglior vita sempre che non sia già defunto ed ancora non se ne sia accorto.
Eppure i pasdaran del PDL, ovvero gli aficionados della poltrona, continuano a dilaniarsi in faide interne per cercare di accaparrarsi una qualche candidatura ragionando ancora come se ci fosse da dividersi un patrimonio elettorale del 30 o più per cento, non rendendosi conto che quei tempi sono ormai un lontano ricordo e che invece la realtà è quella che oggi il PDL è molto più vicino a percentuali ad una cifra che a quei dati quasi plebiscitari che lo portarono ad una vittoria strabiliante solo 4 anni fa, patrimonio che, grazie all’incapacità della classe dirigente che oggi si vuole riproporre per guidare il Paese e la Regione, è stato completamente dissipato creando un fenomeno di astensionismo elettorale che non ha eguali nelle democrazie occidentali, consegnando l’Italia in mano alle sinistre.
Questi signori, che evidentemente vivono fuori dalla realtà , non hanno ancora capito che, almeno gran parte di loro finalmente sparirà dalla scena politica e nonostante tutto continuano i loro patetici balletti scimmiottando la sinistra non capendo che, facendosi dettare i tempi della politica dall’avversario, dimostrano solo di essere vicini ad esalare l’ultimo respiro, altro che prova di democrazia interna.
Questo scenario che per qualcuno, che dopo le elezioni probabilmente cadrà in depressione, può sembrare apocalittico, noi lo interpretiamo invece come l’inizio di un nuovo percorso che la destra italiana deve intraprendere per ritrovare se stessa, finalmente senza i vari Fini ed affini, ci si perdoni il gioco di parole, per ricostruire dei quadri politici in grado di essere tra qualche anno la nuova classe dirigente in grado di guidare il Paese attraverso la grande sfida culturale di cambiare radicalmente quella mentalità comune che dagli anni 60 ad oggi ci ha ridotto in uno stato miserevole, svincolando l’Italia dal penoso stato di sudditanza all’Europa franco-tedesca nel quale attualmente si trova, e rientrando da protagonista nel panorama della destra europea nazionalista e sociale.
Il MSFT è orgoglioso di essere l’unico partito di destra a potersi ergere a schiena dritta sulle rovine del centrodestra ed a poter guardare negli occhi gli italiani chiedendo la loro fiducia alle prossime elezioni senza poter promettere nulla in cambio se non l’impegno di essere sempre in prima linea per combattere ovunque gli sprechi, per tutelare il lavoro e le fasce più deboli e per rilanciare l’economia.
L’Italia e gli italiani prima di tutto, questa è la nostra sfida ma soprattutto è la sfida di chi ama il proprio Paese ed è pronto a servirlo nell’agone politico con la stessa passione con la quale ogni giorno con il proprio lavoro contribuisce al benessere della comunità .