Al Buonarroti di Caserta la rassegna fotografica “Luci dal Buio Mafia Antimafiaâ€
3 Marzo 2013L’Istituto tecnico “Michelangelo Buonarroti” di Caserta, diretto da Antonia Di Pippo, mercoledì prossimo 6 marzo, alle ore 18.00, presenterà la rassegna fotografica itinerante “Luci dal buio: Mafia Antimafiaâ€, curata dalla Fondazione Italiana per la Legalità e Sviluppo “Generale dei Carabinieri Ignazio Milillo”. L’occasione è data dalla presentazione della sezione casertana della stessa Fondazione, che sarà ubicata in viale Michelangelo Buonarroti n. 27, di cui è responsabile Adriana Gallo, docente di diritto del Buonarroti. E’ previsto l’intervento di numerose autorità civili e militari; tra le altre, presenzieranno all’evento il sindaco della città Pio Del Gaudio e l’assessore provinciale all’istruzione Franca Cosima Cincotti. La rassegna fotografica, che è stata già ospitata alla Camera dei Deputati e, a Caserta, all’Università Jean Monnet, è rivolta soprattutto agli studenti delle scuole secondarie e delle università con il chiaro obiettivo di sensibilizzare sui temi della lotta alla criminalità organizzata e sulle regole di convivenza civile. Sarà proprio il figlio del Generale Milillo, il Colonnello dei Carabinieri Giuseppe Fausto Milillo a commentare gli scatti che ricordano le dure ferite inferte al nostro Paese nella lotta alla mafia e nel contempo ritraggono anche quelle luci emerse dalle tenebre per illuminare la difficile strada dell’affermazione della legalità condivisa. Nella mattinata la mostra fotografica sarà presentata agli alunni delle classi terminali di tutti gli indirizzi di studio Buonarroti. L’iniziativa rientra, infatti, nell’ambito del progetto per la legalità promosso dall’istituto e fortemente voluto dalla dirigente Di Pippo secondo la quale la legalità “non è qualcosa che si può insegnare solo dall’alto di una cattedra, ma un concetto che si trasmette, un’educazione che si suscita con l’azione diretta, con l’informazione, il confronto e la discussioneâ€. La rassegna fotografica rimarrà nell’Aula Magna dell’istituto per sette giorni per poi proseguire il suo “viaggio†alla volta di Sciacca in Sicilia.