Infiltrato della camorra nel frusinate froda il fisco per 64 milioni di euro. Denunciato dalla Guardia di Finanza di Cassino
5 Marzo 2013La Guardia di Finanza di Cassino ha recuperato a tassazione basi imponibili per circa 64 milioni di euro nei confronti di una holding societaria operante nel cassinate, nel settore della rivendita di autoveicoli, composta da più imprese tra loro collegate la quale, in modo completamente sconosciuto al fisco, gestiva –di fatto- una pluralità di soggetti economici, quasi tutti dediti alla perpetrazione di una pluralità di frodi fiscali.
L’attività ispettiva in argomento è stata avviata a seguito di indagini di polizia giudiziaria disposte da diverse Autorità Giudiziarie e, da ultimo, di un procedimento di prevenzione del Tribunale di Frosinone, il quale ha, tra l’altro, ribadito l’esistenza di patrimoni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati ai fini fiscali in capo al soggetto investigato, un sessantanovenne originario di Casal di Principe (CE) e residente a Cassino.
Le indagini in questione avevano permesso agli organi di p.g. inquirenti di rilevare sostanziali collegamenti tra detto soggetto, autentico “dominus†della holding verificata e la criminalità organizzata campana, in quanto lo stesso risultava fungere da punto di riferimento per il territorio frusinate di un sodalizio camorristico della Provincia di Caserta. Nei suoi confronti erano stati ipotizzati vari reati, tra cui quelli di intestazione fittizia di beni, falso e frode fiscale, aggravati dall’aver agevolato un’organizzazione di stampo mafioso, nonché reati associativi proprio in materia di criminalità organizzata ed erano stati altresì sequestrati ingenti patrimoni ad esso riferibili.
L’esame analitico degli atti di indagine e dei provvedimenti delle DD.DD.AA. di Roma e Napoli e del Tribunale di Frosinone ha permesso di accertare l’esistenza di una vera e propria holding occulta, facente capo al soggetto investigato, che era il beneficiario economico degli indebiti vantaggi fiscali ottenuti grazie a varie frodi fiscali poste in essere da un gruppo di società tra loro collegate, formalmente intestate a terzi ma, di fatto, tutte gestite dall’indagato.
La quantificazione di tali proventi illeciti ha consentito di accertare che la holding dell’indagato ha conseguito, dal 2001 al 2008, illeciti proventi per ammontare complessivo pari a circa 64 milioni di euro, rimanendo completamente sconosciuta al fisco.
Utilizzando la specifica normativa che consente all’Amministrazione finanziaria di sottoporre a tassazione i redditi di provenienza illecita, la Guardia di Finanza di Cassino ha constatato tale situazione proponendo alla competente Agenzia delle Entrate di procedere con i recuperi a tassazione ed ha denunciato alla Procura della Repubblica di Cassino il soggetto responsabile per reati di natura tributaria.