Zingaretti inaugura la casa della salute di Pontecorvo
31 Marzo 2014Inaugurata la casa della salute di Pontecorvo. A tagliare il nastro della prima casa della salute della provincia di Frosinone è stato il presidente della regione Nicola Zingaretti.
Clima incandescente quello che ha accolto il presidente della Regione Lazio davanti l’ex ospedale Del Prete di Pontecorvo. Ai manifestanti con megafono, si è avvicinato, ha chiesto il megafono e ha annunciato la chiusura delle macro aree. Poi si è diretto verso l’ingresso stringendo le mani al personale sanitario e ascoltando le vibranti proteste di chi ha manifestato per mesi per evitare la chiusura del nosocomio pontecorvese.
Inizialmente preoccupato per le sorti del presidio sanitario il sindaco di Pontecorvo Michele Notaro, aveva minacciato di non partecipare all’inaugurazione della casa della salute. Oggi era al fianco di Zingaretti al taglio del nastro. “Le preoccupazioni – ha detto – derivavano dai timori di un ulteriore depotenziamento del punto di Primo soccorso. Il direttore sanitario della Asl, però, mi ha rassicurato in tal senso. A proposito della casa della sanità credo che possa essere un punto di partenza per la sanità di questo territorio e che possa rappresentare una risposta concreta alle esigenze del territorio. Comunque vigileremo”.
“Abbiamo presentato al presidente Zingaretti una relazione dettagliata sulla situazione attuale di questa struttura, e come implementeremo i servizi nel prossimo futuro”. Lo ha detto il direttore generale della Asl di Frosinone Pierangela Tanzi. “Attualmente sono 118 mila le persone alle quali ci rivolgiamo. Di questi il 10 per cento hanno patologie croniche, 8 mila con diabete, 5mila ipertensione, 2 mila con patologie cardiovascolari. L’obiettivo è intercettare queste figure collaborando con strutture sanitarie vicine come l’ospedale di cassino e offrire loro i servizi che meritano senza doverli andare a cercare fuori regione”.
“Non sono venuto come esponente politico – ha detto Nicola Zingaretti – ma come presidente della Regione Lazio per stare al fianco ai sindaci, qualsiasi colore politico rappresentino, per voltare pagine. Dobbiamo uscire dall’incubo in cui è piombata la Regione Lazio 9 anni fa, e dopo nove anni in Ciociaria apre una nuova struttura socio sanitaria e inizio ciò vuol dire che la ricostruzione è partita. Il Lazio è piombato nel caos quando 9 anni fa lo Stato lo ha dovuto commissariare per deficit di 2.5 miliardi che ha distrutto l’economia. Il piano di rientro impiantato sui tagli ha causato il disastro per il quale agli imprenditori conveniva investire in altre regioni, perchè sulle buste paga dei laziali c’erano maggiori prelievi fiscali che a quelle dei lavoratori di altre regioni. Un piano di rientro, quindi, basato sui tagli ai servizi. Noi ora dobbiamo costruire insieme un nuovo sistema sanitario che punti al taglio degli sprechi e non dei servizi. Le case della salute come questa sono propulsore di assistenza domiciliare e assistere un malato a casa costa enormemente meno che assisterlo in ospedale. Abbiamo chiuso la stagione delle spese inutili”.
“Siamo partiti da Sezze e Pontecorvo, le prime case della salute inaugurate nel Lazio, a Latina e Frosinone, quindi, proprio perchè noi sappiamo che in questi anni, con le macro aree che in questi giorni abbiamo abolito, hanno pagato tutti i cittadini del Lazio ma i cittadini delle periferie hanno pagato di più ecco perchè ricominciare dalle province”. “Vogliamo colpire gli sprechi e le ruberie – ha detto anche – a cominciare dal rivedere le gare d’appalto in corso. Proprio qualche giorno fa rivedendo la gara dei pannoloni abbiamo risparmiato 12 milioni di euro. Da qui si parte per riuscire a risollevarci così come hanno già fatto altre regioni, e se ci sono riusciti gli altri, ci riusciremo anche noi lavorando insiemeâ€.