Fuoriuscita di petrolio dall’impianto estrattivo di Ripi, il sindaco: “No emergenza ma situazione da monitorareâ€.
19 Aprile 2014Una equipe composta da personale di vigili del fuoco, Forestale, Arpa Lazio, Carabinieri e vigili urbani ha lavorato tutta la notte in località San Giovanni a Ripi, dove ieri si è verificato uno sversamento di petrolio e un incendio, dalla conduttura che porta il greggio, dal punto in cui viene estratto, fino alla cisterna. Un percorso di circa 500 metri , a metà del quale, per cause ancora tutte da scoprire, c’è stata la rottura e la fuoriuscita del combustibile. “Non una situazione da disastro ambientale – dichiara il sindaco di Ripi Giovanni Celli – Va però mantenuta monitorata così come sta avvenendo in queste ore. Non sappiamo quanto petrolio sia uscito in quanto, si è incanalato in un fossi nel quale scorre un piccolo torrente e si è diluito nell’acqua. Neanche possiamo dire da quanto c’è la rottura. Sicuramente però, nella condotta non scorre una enorme quantità di greggio. Le pompe vengono azionate una sola volta a settimana a rotazioneâ€. Per due ore un incendio di natura ancora da accertare, ieri, ha bruciato la vegetazione fino ad arrivare al petrolio. In due ore, il rogo è stato spento dai pompieri. Restava, però, il petrolio nel canale. “Certamente i tecnici fino ad adesso ne hanno recuperato una gran quantità e mandato in una discarica per raffinerie in Campaniaâ€. La cappa di fumo nero, denso e nauseabondo, ieri, ha consigliato la chiusura di via Petroglie, che da accesso alla zona interessata dall’incidente. La scia nera, nel fossato, è visibile per circa 600 metri e la cappa che si è creata rende l’aria irrespirabile. “Entro oggi – ha concluso Celli – speriamo che la situazione possa tornare alla normalità â€.