L’agente di polizia ferito nell’alluvione in Sardegna alla festa patronale di Ferentino
2 Maggio 2014Il sindaco Antonio Pompeo: I giorni della Festa per il nostro santo Patrono, sono stati occasione per un breve soggiorno a Ferentino dell’agente Mirko Pellino. E’ rimasta negli occhi e nella mente di tutti noi l’immagine inquietante del ponte crollato in Sardegna, inghiottendo un mezzo della polizia, causando la morte dell’assistente Luca Lanzi e il grave ferimento di tre agenti, tra loro il nostro concittadino Mirko Pellino, rimasto per molto tempo in rianimazione e ancora oggi, nonostante il tempo trascorso, subisce le conseguenze del terribile incidente e dovrà ancora affrontare un lunghissimo periodo di recupero psico-fisico per riprendersi dalle gravi lesioni subite. A nome dell’Amministrazione, interpretando il sincero sentimento di tutti i concittadini abbiamo incontrato il giovane militare per ringraziarlo per lo spirito di abnegazione e sacrificio dimostrato nel corso delle tragiche alluvioni in Sardegna nel mese di novembre 2013 nel portare soccorso alla popolazione. Con i suoi colleghi testimonia il senso del dovere, l’attaccamento al proprio corpo, spirito di altruismo che ha salvato al vita agli occupanti dell’ambulanza. Triste ricordare quanto accaduto in Sardegna quel lunedì 18 novembre 2013, con sedici persone decedute, molti bambini e anziani, tra cui figli e mogli di agenti, impegnati, in quella terribile giornata di massacrante lavoro, a portare soccorso e salvare tante vite umane. Alla fine in tutta la Sardegna si conteranno sedici morti. Il crudele destino ha voluto che per il responsabile delle squadriglie, l’ispettore capo Galistu, con Mirko Pellino, assistente, Gavino Virdis e Gavino Chighine, agenti scelti, che percorrevano la Strada Provinciale 46 in direzione dell’ospedale di Nuoro per fare da battistrada a un’ambulanza, che trasportava due persone con un grave principio di annegamento ed evitare che queste ultime, l’autista e i sanitari che viaggiavano a bordo di quel mezzo potessero avere incidenti o finire fuori strada, quella fosse l’ultima chiamata: proprio nel momento in cui l’auto di servizio si accingeva ad attraversare il ponte sul fiume Cedrino, la strada è sprofondata all’improvviso. La tragedia si è consumata in una frazione di secondo, un volo di molti metri che è costato la vita a Luca Tanzi, il poliziotto nuorese di quaranta anni, e mentre i suoi tre colleghi, Gavino Chighine, Gavino Virdis e Mirko Pellino, rimasti gravemente feriti, erano trasportati d’urgenza in ospedale e ricoverati nei reparti di Neurochirurgia e in Rianimazione. Dimessi dopo un lungo periodo, per il sacrificio compiuto durante l’espletamento del proprio dovere, è stata disposta la promozione al merito straordinario dei tre agenti feriti e, alla memoria, dell’assistente capo Luca Tanzi. L’assistente Mirko Pellino è stato promosso, quindi, alla qualifica di assistente capo, l’agente scelto Gavino Chighine e l’agente scelto Gavino Virdis alla qualifica di assistente. Mirko Pellino a distanza di mesi non ricorda molto dell’incidente, solo il terribile schianto che patisce non appena varcato il ponte alla periferia di Oliena, sulla strada per Dorgali. Sotto il loro fuoristrada, mentre scortavano un’ambulanza, si era aperta una voragine che aveva inghiottito il mezzo militare.