XIII Premio Nazionale “Paola Sarro” a Felice Pensabene de Il Punto a Mezzogiorno
11 Novembre 2014È giunto alla XIII edizione il Premio nazionale intitolato alla memoria di Paola Sarro, un riconoscimento che intende segnalare alla comunità persone, istituzioni ed associazioni che hanno fatto del volontariato un principio di vita. L’appuntamento, come di consueto, si terrà a Pontecorvo, la città di cui Paola Sarro era originaria. L’evento, che avrà luogo il 14 novembre, con inizio alle ore 16.30, presso la Basilica Concattedrale di Pontecorvo, si aprirà con un convegno dedicato al “Ruolo del volontariato oggi†e proseguirà con il conferimento dei premi a volontari e personalità di diversi settori. L’iniziativa nasce per ricordare la figura di Paola Sarro, scomparsa tragicamente a Pristina il 12 novembre 1999 nello schianto di un aereo dell’ONU in cui perirono, oltre all’equipaggio, altre 21 persone di varie nazionalità che si recavano in Kosovo per una missione umanitaria. Il premio a lei intitolato vuole essere l’omaggio all’opera di Paola Sarro che ha realizzato «Un centro di salute mentale per bambini e adolescenti» a Pristina, in Kosovo, rappresenta la sintesi di anni di studio e di approfondimento sull’infanzia abusata, nell’ambito della neuropsichiatria infantile, e l’inizio di un impegno, da lei ricercato da tempo, nella solidarietà internazionale. Il “Progetto Kosovoâ€, redatto per la Fondazione Terre des Hommes dopo una ricognizione effettuata nel settembre 1999, era finanziato dalla Missione Arcobaleno per un anno. La durata particolare, rispetto agli altri progetti della Missione Arcobaleno che non dovevano superare i sei mesi, era stata accordata, come ha più volte affermato il responsabile della gestione dei fondi, dott. Marco Vitali, solo grazie alla valutazione della professionalità di Paola Sarro che riteneva necessario un tempo lungo per il trattamento dei minori. In Kosovo, Paola Sarro si prefiggeva di avviare un programma di monitoraggio e cura dei disturbi dei bambini in stato di trauma, causato dalla guerra, dall’abbandono della casa, dalle stragi di cui erano stati testimoni, e l’attuazione del progetto si sarebbe configurata come sostegno alla Clinica Pediatrica dello Ospedale di Pristina, in quanto mirava a creare un servizio di neuropsichiatria infantile con la formazione dei medici e degli operatori dell’ambulatorio pediatrico. Oggi questo servizio è divenuto una realtà ed è dedicato a Paola Sarro, è l’unico centro che si occupa di questi temi nell’intero Kosovo, è il coronamento di una vita dedicata al miglioramento delle condizioni dei bambini traumatizzati e resta come il suo testamento. Il 1° dicembre 2001 l’Ordine dei Medici di Frosinone ha conferito a Paola Sarro la Medaglia d’Oro alla memoria. Quest’anno fra i premiati ci sarà anche Felice Pensabene, da tempo collaboratore del quotidiano on line Il Punto a Mezzogiorno. Il riconoscimento conferito al nostro collega, – sottolinea il direttore Ermanno Amedei – è motivo di soddisfazione per il nostro giornale, che premia la sua attività giornalistica e l’impegno civile in favore dei diritti dei disabili e delle categorie sociali più deboli.
Ermanno Amedei