Don Tomas sarà ordinato Sacerdote giovedì 19 marzo nella parrocchia di San Pietro Apostolo a Cassino
15 Marzo 2015Don Tomas H. Jerez, il diacono che dal 20 dicembre scorso è passato a prestare il suo servizio diaconale, particolarmente in favore dei giovani, da Roccasecca a Cassino presso la parrocchia di S. Pietro Apostolo, sta per diventare Sacerdote. La sua Ordinazione presbiterale, infatti, avverrà nella chiesa di S. Pietro Apostolo giovedì 19 marzo alle ore 18,30, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo diocesano, Mons. Gerardo Antonazzo.
E’ il primo Sacerdote ad essere ordinato nella nuova, più ampia realtà diocesana, dopo la fusione di Sora-Aquino-Pontecorvo con Montecassino. Ed è festa grande, lo sguardo e il cuore si allargano verso orizzonti sempre più ampi, anche considerando l’origine argentina del giovane Tomas, che fa toccare con mano il senso di universalità della Chiesa. C’è solo da ringraziare il Signore per questo ed unirsi in preghiera per Don Tomas e per il suo ministero e per tutti i giovani come lui “chiamati”.
La parrocchia di S. Pietro si sta preparando al grande evento. Da un mese, al termine di ogni celebrazione si recita la preghiera a Maria per le vocazioni, composta dal Vescovo Antonazzo, con una intenzione particolare per Don Tomas ed anche per i giovani che come lui avvertono “quella” voce. Il 15 marzo, IV domenica di Quaresima, detta del laetare, cioè della gioia, il parroco Mons.
Fortunato Tamburrini ha lasciato a Don Tomas il compito di tenere l’omelia e lui l’ha ben fatto, con lo sguardo, il sorriso ed il linguaggio adatti ai ragazzi, porgendo immagini atte a restare impresse nelle menti.
Al termine della Messa è stato annunciato che nella chiesa di S. Pietro Apostolo una speciale Veglia di preghiera sarà tenuta alla vigilia della consacrazione mercoledì 18 alle 20,30 e che Don Tomas presiederà per la prima volta la S. Messa domenica 22 marzo alle ore 11,00.
Ogni comunità ecclesiale deve aver cura e attenzione per tutti i giovani in generale e particolarmente per quelli che intraprendono un cammino lungo e impegnativo come quello del Sacerdozio, che richiede un amore totale ed esclusivo per il Signore in un tempo in cui gli impegni seri e di lunga durata intimoriscono e vengono spesso scansati. Perciò sale spontanea nel cuore una gratitudine profonda per chi ha la forza di seguire un ideale tanto alto di vita, totalmente consacrata al servizio di Dio e dei fratelli, per rispondere a quell’invito “Vieni e seguimi!”.